DA SERRARA AL FANGO: attraverso le case di pietra
Si parte dal comune di Serrara (all’altezza del ristorante Bracconiere) e si prosegue per inoltrarsi in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola (Forio),
fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli, un terrazzo di acacie fittissime.
Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici.
Proseguendo lungo il sentiero ci si immerge nel bosco della Falanga; qui la realtà incontra la fantasia. Infatti in questo bosco di castagni è possibile ritrovare le tipiche buche (le fosse della neve) ed i rifugi scavati nei massi di tufo precipitati dall’Epomeo, come conseguenza di assestamenti tettonici (le cosiddette Case di Pietra).
La traversata nel bosco continua fino alla località Pizzone, dove l’improvvisa mancanza di vegetazione ci annuncia la presenza di fumarole, fenomeni vulcanici secondari, rintracciabili in diverse zone dell’isola e testimonianza di una attività vulcanica ancora attiva sulla nostra isola.
La discesa a valle è di nuovo immersa in un bosco, stavolta di lecci ed eriche in perfetto stile Macchia Mediterranea, e conduce fino a Via Crateca in località Fango, detta anche via dei Carri che ha rivestito un ruolo importante nella produzione e commercio dell’allume isolano nel passato.
Info
Durata: 4 h circa
Difficoltà: E / EE
Dislivello in salita: 100 m
Dislivello in discesa: 500 m
Quota massima: 600 m
Sviluppo del percorso: 7 km
Partenza: Serrara (nei pressi del ristorante Bracconiere)
Arrivo: Fango (Chiesa di San Giuseppe)
Percorso: Serrara, Bosco dei Frassitelli, Bosco della Falanga (Case di Pietra), Pizzone, Via Crateca, sosta in agriturismo, Fango.
Equipaggiamento: scarpe da trekking obbligatorie ed abbigliamento a strati, acqua