La frazione Panza conserva, tra le incomparabili bellezze naturali, in località Chiarito, un importante sito archeologico per la storia d’Italia, la casa greca. Il sito non è aperto al pubblico, dato che le autorità sono completamente disinteressate alla sua valorizzazione. Tuttavia è possibile osservare una ricostruzione della casa presso il Museo Archeologico di Pithecusae di Villa Arbusto a Lacco Ameno mentre per osservare i tantissimi reperti rinvenuti bisogna recarsi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Si può tuttavia visitare la Chiesa Madre, dedicata al santo patrono san Leonardo Abate, elevata a Parrocchia tra il 1603 ed il 1604, così come dimostrano le relazioni diocesane sulle visite ad limina, su una primitiva cappella del 1500 inglobata nella nuova struttura, come riporta un documento della stessa epoca Nel Casale di Panza vi è la cappella di Santo Leonardo La Parrocchia, una tra le più antiche della Diocesi d’Ischia, è un esempio tipico bel barocco campano in voga sull’Isola. Conserva al suo interno statue e tele di buona fattura.Tuttavia nel corso del 1700 furono eseguiti i lavori di stucco dal partenopeo Cesare Starace detto Ponticelli. Conserva la reliquia del santo titolare donatale nel 2004 dalla Confrerie di Saint-Léonard-de-Noblat, in occasione del Meeting Nazionale delle parrocchie di san Leonardo Abate.
Dall’altra parte della piazza sorge l’Arciconfraterita della SS. Annunziata, risalente ai primi anni del 1600. Al 1617 risalgono,infatti, i primi documenti su un Oratorio dell’Annunciata,tuttavia, l’Arciconfraternita venne elevata a tale titolo solo nel 1689, sebbene la pala dell’altare sia datata 1684.
Poco fuori dell’abitato è la chiesa del 1500 dedicata alla Vergine delle Grazie o San Gennaro così come viene chiamata in un documento del 1630. Nel 1610 la cappella fu donata da 31 capofamiglia del paese all’ordine agostiniano a condizione che vi si svolgesse il culto divino, poiché in paese v’era un solo parroco che non riusciva a sopperire alle esigenze della crescente popolazione. Il convento fu abbandonato nel 1809 in seguito alla bolla Inter Coeteras di Innocenzo X, a causa della quale tutti i religiosi dovettero abbandonare l’isola.
Da allora, il convento ed i terreni circostanti sono passati alla Diocesi di Ischia, che ha provveduto alla vendita dei terreni circostanti per la costruzione di un hotel che ormai ha occupato tutta la collina che circondava il convento sebbene, nel 1653, la Congrazione dei Vescovi avesse assegnato il convento alla Parrocchia di san Leonardo. La seconda Parrocchia della frazione, elevata a tale titolo nel 1962 e dedicata a san Francesco Saverio, è situata nella Contrada Cuotto, da lì, ci si può recare in località Bocca per visitare la chiesa di san Domenico. Il paese possiede, tuttavia, numerose cappelle private, la più grande trovasi nella tenuta del Marchese Piromallo, in località Calitto. Tipiche, poi, sono le edicole votive poste all’ingresso dei campi o delle abitazioni dedicate per lo più a san Leonardo o alla S. Vergine. Un altro punto d’interesse, anche turistico, è la baia di Sorgeto, situata tra scogli vulcanici, che contiene vasche naturali di acqua calda marina. Anticamente i panzesi se ne servivano per curare la scabbia.